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Ricetta Risotto all’Isolana

ricetta risotto all'isolana

INTRODUZIONE

Bentornato amico del gusto, in questo capitolo della serie di

Prima di parlare della ricetta del Risotto all’isolana, piatto tradizionale della cucina Veronese, è utile menzionare le sue origini. Questo piatto nasce nel comune da cui prende il nome, ossia Isola della Scala. Ogni anno in tale paese si tiene la Fiera del Riso, evento in cui si celebra sia il Riso Vialone Nano che la ricetta di cui andremo a parlare oggi.

La prima fiera del Riso si tenne a Isola della Scala nel 1967 e Pietro Secchiati definì in tale occasione la ricetta ufficiale di questo piatto tradizionale. Nel corso del tempo sono state apportate alcune modifiche. A questo ti basterà notare il termine q.b. legato a certi ingredienti, per capire che al di là delle ricette codificate, il gusto personale è molto rilevante. Infatti, ti basterà chiedere a qualche amico per accorgerti che ci sarà qualcuno che gradisce molto la cannella o il rosmarino, e chi invece tali spezie e ingredienti cerca di ridurli al massimo.

Ingredienti per preparare il Risotto all’Isolana

Riso Vialone Nano Veronese 1 Kg

Ottimo brodo di carne 2 litri

Vitello magro 200 gr

Lombata di maiale 600 gr

Burro 150 gr

Formaggio Grana 140 gr

Pepe q.b.

Sale q.b.

Cannella q.b.

Rosmarino q.b.

Come si prepara il risotto all’Isolana?

Per preparare il risotto all’isolana dovrai partire dalla concia delle carni. Quindi taglia a dadolini la carne di vitello e di maiale, condisci a piacere con pepe e sale. Lascia riposare il composto per un’oretta, prima di cuocerla.

Una volta che la carne ha riposato a sufficienza, ti basterà far fondere del burro in un pentolino assieme ad un ramo di rosmarino. Ciò andrà ad aromatizzare il burro.

Piano piano incorpora la carne e falla rosolare. Una volta rosolata fai cuocere per bene a fuoco lento, girando di tanto in tanto.

Porta ad ebollizione il brodo e aggiungi il riso. Metti un coperchio, il fuoco al minimo e aspetta 14 minuti circa. Al termine della cottura incorpora carne, formaggio e cannella.

Abbinamento Vini

La tradizione recita che il riso nasce nell’acqua e muore nel vino. Questo piatto si sposa con gli ottimi vini veronesi della Valpolicella, quindi Valpolicella Classico, Valpolicella Superiore, Valpolicella Ripasso e Amarone.

Un Saluto da Poltronieri Salumi!

articoli dedicati ai salumi regionali italiani, oggi esploreremo la tradizione gastronomica delle regioni centrali del nostro paese. Ancora una volta questo viaggio a metà tra tradizione e gusto ci regala uno scenario variegato, ricco di prodotti interessanti, dai nomi e ingredienti anche bizzarri alle volte ma sempre e comunque ottimi da gustare. Da Nord a Sud, del maiale non si butta via nulla. Questa ricerca esplorativa della tradizione norcina italica ci porta alla consapevolezza proprio questo: il maiale è e sarà sempre una fonte di nutrimento, gusto e veicolo della tradizione popolare. Piano piano emergono lavorazioni che pur partendo dai medesimi tagli, regalano declinazioni particolari e uniche. Quindi senza ulteriore indugio ti auguriamo… Buon viaggio!

TOSCANA

Quando si pronuncia il nome di questa regione viene già fame. Un territorio fantastico che racchiude scenari mozzafiato e tanto piacere a tavola. Quando si parla di salumi e insaccati la Toscana ha un vero e proprio repertorio di prelibatezze da sfoggiare a qualsiasi occasione, sia per un pranzo informale che per un aperitivo tra amici. Sicuramente i salumi regionali più conosciuti sono: il Prosciutto Toscano DOP, il Lardo di Colonnata IGP, il Prosciutto di Cinta Senese DOP e la Finocchiona IGP. Altri prodotti degni di menzione sono: la Sbriciolona di Cinta Senese, il Capocollo ed il Guanciale Toscano.

UMBRIA

L’Umbria è una perla incastonata nel centro dello stivale italico. Il suo territorio è attraversato dall’appennino Umbro-Marchigiano e la sua ricca ed estesa selva gli ha fatto guadagnare il nome di “cuore verde d’Italia”. In questa magica terra in cui la natura si mostra in tutto il suo splendore i sapori della tradizione non possono che essere altrettanto esaltanti. La nostra carrellata gastronomica parte sicuramente dal saporito Prosciutto di Norcia. Vi è poi il Capocollo ed il Lombetto, provenienti rispettivamente dalla coppa e dal lombo del suino. Vi è poi la Ventresca, da non confondere con quella di Tonno. Infatti la Ventresca Umbra è nella pratica una buonissima pancetta arrotolata. Altro salume particolarissimo è la Sella di San Venanzo che in sostanza è lardo aromatizzato con spezie e aromi. Per concludere non possiamo dimenticarci della Corallina, ossia un salume che si distingue per i grandi pezzi di grasso contenuti al suo interno, tagliati in maniera grossolana.

MARCHE

Le Marche negli ultimi anni, stanno vivendo un exploit di turismo senza precedenti. Il motivo va ricercato nella grandissima varietà di meravigliosi paesaggi che questa regione ci offre. Dagli appennini fino al mare, questa è una terra tutta da gustare. Sicuramente il salume più conosciuto delle Marche è il Ciauscolo IGP, con la sua macinatura finissima e i piacevoli accenti di finocchietto e aglio. Questo prodotto è molto particolare perché è un salume spalmabile. Altri prodotti tipici regionali sono il salame Fabriano, il Prosciutto di Carpegna e la coppa di Testa.

LAZIO

Roma, Viterbo, Tivoli, Bracciano… sono solo alcune delle spettacolari città da visitare in questa regione che è stata anche la culla della civiltà italica. Il Lazio, ospitando la capitale d’Italia, è un territorio spesso sotto i riflettori dei media. Però sono poco conosciuti i suoi prodotti di salumeria. Ecco che in questa regione potrai degustare beatamente la Mortadella Romana, nota anche come Spianata Romana, dalla forma schiacciata e contenente lardelli tagliati grossilanemente. Qui puoi anche trovare la susianella, vera e propria chicca fatta con fegato, pancetta, guanciale e cuore di suino, oltre a spezie e aromi come il peperoncino ed il finocchietto selvatico. Va menzionato anche il Prosciutto di Bassiano ed il salamino tuscolano.

ABRUZZO

Eccoci arrivati all’ultima splendida regione del centro Italia. Questo territorio incastonato tra il mar Adriatico e gli Appennini può regalare grandi soprese quando ci si siede a tavola per pranzare o cenare in buona compagnia. Infatti, se dico Abruzzo potresti aver già visualizzato nella tua fantasia un bell’arrosticino che sfrigola su braci ardenti. Ma questa regione ha molte altre prelibatezze da offrire. Mai sentito il Salame Aquilano, di forma piatta e piuttosto irregolare. Vi è poi la celebre Ventricina o se cerchi sapori forti e particolari, potresti gustare la salsiccia di fegato, che contiene anche guanciale, polmone e cuore di suino. Altro salume tipico regionale è la Mortadella di Campotosto, assolutamente unica nel suo genere e nel suo aspetto. Ogni fetta sembra un fiore, perché al centro dell’insaccato viene infilata una barretta di lardo. La carni sono macinate molto finemente e arricchite da sale, pepe, vino bianco, infuso di garofano e cannella.

Ti è venuta fame? Allora abbiamo fatto centro.

Resta sintonizzato perché il mese prossimo si concluderà il nostro viaggio enogastronomico del bel paese, con l’articolo dedicato ai salumi del Sud Italia.

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Ci vediamo al prossimo articolo!

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Un Saluto da Poltronieri Salumi!

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