Nogara e Nosara
Eccoci catapultati nelle campagne della bassa veronese, sul confine tra Veneto e Lombardia. Siamo a Nogara piccolo grande paesino di poco più di 8.000 anime, che dista circa 20 km da Verona ed una trentina dalla città di Mantova. La città si colloca su di un territorio pianeggiante nella zona delle “Valli Grandi Veronesi” ossia quelle valli fra il fiume Tartaro ed il fiume Po. Un tempo si pensa che queste zone fosse estese zone boschive fluviali. Il nostro paese ha avuto una sua importanza e rilievo nel corso della storia, infatti su di esso si incrociavano la Claudia Augusta, strada che univa Verona ad Ostiglia, oltre essere terra ove sono reperibili tracce di insediamenti umani risalenti fino alla preistoria.
Da sempre è zona di confine, infatti nel medioevo segnava proprio il territorio che divideva lo stato del Mantovano da quello Veronese. Il periodo medioevale fu un periodo particolarmente tumultuoso proprio per la contrapposizione delle due importanti città. Ecco che Nogara, in tale periodo, dovette subire saccheggi e transiti militari che turbarono la vita cittadina. In età più moderna invece vide contrapporsi la Casa d’Austria a quella di Venezia. Purtroppo come spesso accade le terre di confine non godono di grande pace ma al contempo, la loro presenza su territori che vengono percorsi da genti diverse, li arricchisce. Infatti la cultura nogarese ha potuto così prendere spunti ed influenze diverse, beneficiando di una base culturale più complessa.
Forse queste cose già le conosci ma eccoci alla domanda che ti ha portato qui… Lo sai da cosa deriva il nome Nogara?
Il nome del nostro paese origina dalla parola dialettale “nosara” che significa albero delle noci, i quali un tempo coprivano questo territorio. A sua volta la parola “nosara” deriva dal termine latino “Nux Nugaria”, per l’appunto, albero di noci.
La nostra terra ha poi vissuto un periodo di grande espansione nel secondo dopoguerra per culminare nel boom economico degli anni 60 e 70 che l’hanno resa uno dei comuni più attivi di tutta la pianura del basso veronese. Da sempre emergono quindi i legami con la terra e la tradizione, in un paese dal cuore fondamentalmente agricolo.
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