COME CONSERVARE I CIBI IN FRIGORIFERO
Come conservare correttamente i cibi nel frigorifero ?
Quando torno a casa con la spesa vorrei che ci fosse Mary Poppins a riordinare tutto schioccando le dita… E invece non è così: salgo le scale tenendo le chiavi tra le labbra perché le mani sono occupate dalle borse del supermercato; contorsioni circensi sono i movimenti che compio per aprire la porta e immancabilmente esce il gatto; faccio i salti mortali per farlo rientrare e quando finalmente poso tutto sul tavolo, ecco che comincia la mia corsa contro il tempo: mettere tutto a posto prima che i surgelati si sciolgano, le uova si rompano e il gatto faccia uno spuntino non autorizzato. Così apro la porta del frigo e scaravento tutto alla rinfusa, prima ancora di essermi tolta il cappotto. Non è così che deve andare questa storia.
Ricominciamo perlomeno da “ poso tutto sul tavolo”.
… poso tutto sul tavolo. Do qualche croccantino al gatto, mi tolgo il cappotto e mi dedico con calma a riporre la spesa con ordine e scienza.
Il ripiano più alto è, al contrario di quanto si pensi, quello con la temperatura più bassa (infatti a scuola ci insegnavano che il caldo va su e il freddo va giù), quindi è il posto più adatto per le uova, i cibi già cotti e gli affettati ancora chiusi, come la Stortina Veronese di Poltronieri Salumi, confezionata rigorosamente sottovuoto.
Nel ripiano centrale non metto niente, perché è già occupato dagli avanzi di ieri e dai salumi già aperti, compro solo affettati Poltronieri di qualità, e conservati correttamente durano parecchi giorni.
Nel ripiano più basso fa davvero freddo, quindi posso sistemare pesce e carni crude, e il Tastasale Poltronieri per il risotto della domenica, finalmente al sicuro dagli attacchi felini.
Frutta e verdura nel cassettino in basso; latte, acqua e vino nello sportello… mi sembra ci sia tutto. Eppure ho come la sensazione di aver ancora qualcosa da sistemare… Ma certo! I sacchetti dell’ortofrutta! Non me n’ero mai preoccupata prima, in effetti, ma in questi giorni se n’è parlato talmente tanto che oggi non riesco proprio a gettarli nel cestino. Non è la questione dei 2 centesimi, è che mi ci han fatto pensare: li uso nel tragitto dal supermercato a casa, e poi? Ha senso gettarli? Li posso riutilizzare? Posso dare un contributo al benessere del pianeta porgendo maggiore attenzione ai più piccoli gesti quotidiani? E voi cosa ne pensate?